Davide pensava di regalare una grande dimora di legno e pietre, una confezione, un involucro memorabile dove trasferire l'Arca dell'Alleanza che si trovava sotto una umile tenda.
Ma non era il desiderio del Signore e poi non spettava a Davide, come fosse lui padrone di tutto, costruire una dimora per il Signore. La vera dimora era per Dio, il popolo di Israele e Davide, come capo, doveva promuovere il bene comune del popolo più che pensare ai suoi progetti.
Dio voleva abitare nel cuore di un popolo ….dove fosse possibile comunicare affetto senza riserve, senza il peso del dover richiedere qualcosa dall'altro. E lo ha fatto.
Lo ha fatto con la nascita di Gesù «Io gli sarò un padre ed egli sarà per me un figlio». In particolare, lo farà "Secondo la sua parola" aggiunge prima Maria.
Natale è verbo fatto carne e le parole di Gesù dovrebbero essere il sangue della comunità cristiana, parole che ogni domenica ascoltiamo e leggiamo nella liturgia.
A volte però queste parole, lette o ascoltate, cadono nel dimenticatoio. A volte passano di moda. In missione si lottava con le traduzioni. Italiano, Inglese, tagalog, visaya, ilonggo .. significati diversi. Le traduzioni non sono mai pure. Alla fine, per far capire il messaggio cristiano, era meglio usare zappa e badile. Anche questo un verbo incarnato.
Oggi siamo figli-e dispersi in un mondo transnazionale. Cablati, connessi 24 ore su 24 e questo rende sempre più complicato creare legami significativi, affettivi e fraterni. Scambiamo su internet suoni, messaggi e immagini ….a volte di volti ingannatrici, avatar, realizzati alla perfezione tramite tecniche associate alla manipolazione di parole mai pronunciate e quindi difficili da capire.
Eppure, Gesù abita anche questo mondo e non possiamo fare altro che continuare a parlare di Lui. A volte chiudere tutto e cercare di percepirlo avvolti nel silenzio silent night holy night
A Natale sentirsi discendenti, fratelli di Gesù è già un bel regalo per noi stessi. Perché vuol dire che lo abbiamo accettato per le parole di carità che ci ha trasmesso e lo abbiamo accolto nel nostro mondo così come siamo, nel bene e nel male!
Come doni senza grandi confezioni esterne.
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